Intervista a CAE, sponsor della seconda tappa dei SAIE Lab 2025, in programma a Bologna il 15 aprile
Al via la nuova edizione dei SAIE LAB, Laboratori Itineranti del saper fare, che attraverseranno l’Italia passando per Brescia, Bologna, Milano e Bari, fino ad arrivare a SAIE Bari (23-25 ottobre 2025).
Incontriamo Guido Bernardi, Presidente CAE S.p.A., che sarà sponsor dell’evento di Bologna.
Per aumentare le opportunità di connessione all’interno della sua community, anche quest’anno SAIE organizza i SAIE Lab, eventi sul territorio di avvicinamento alla fiera. La vostra azienda partecipa al focus di Bologna dedicato al dissesto idrogeologico: quali soluzioni innovative offrite in questo ambito?
CAE è la più grande azienda italiana che progetta, installa e manutiene sistemi di monitoraggio e allertamento multirischio, utili per il supporto alle decisioni durante le emergenze. Le soluzioni proposte sono impiegate dalla maggior parte degli Enti e delle Agenzie che formano il Sistema Nazionale di Allertamento: nella mitigazione del rischio derivante dal dissesto idrogeologico e da eventi meteorologici estremi; nella mitigazione dell’impatto degli incendi boschivi e nel controllo, anche qualitativo, della risorsa idrica.
Quanto è importante per la vostra azienda la connessione con il territorio?
La connessione con il territorio è fondamentale per comprendere a pieno le esigenze dei nostri clienti e fornire le soluzioni più adeguate sotto tutti i punti di vista. Per questo motivo CAE lavora garantendo una presenza capillare sul territorio italiano, dove si interfaccia con Autorità Regionali, Comunali e Consorzi di bonifica. Anche all’estero si appoggia a una rete di partner che possano garantire un supporto qualificato e continuativo per fornire non solo la soluzione tecnicamente più performante, ma anche la massima qualità del servizio correlato.
Ci racconti brevemente qualche progetto/intervento/case history particolarmente interessante che avete realizzato in Emilia-Romagna sul tema della prevenzione dal dissesto idrogeologico?
CAE oggi ha in manutenzione la rete idro-meteo-pluviometrica della Regione Emilia-Romagna, gestita da ARPAE, composta da circa:
- 350 stazioni periferiche di misura;
- 40 ripetitori radio UHF;
- 2 centrali di controllo;
- 10 centrali secondarie.
La rete consente di monitorare tutto il territorio in tempo reale, grazie a dati frequenti e affidabili, fondamentali per garantire un controllo efficace e tempestivo.
Oggi il clima sta cambiando, gli eventi meteorologici sono diventati sempre più intensi e localizzati e capita spesso che si verifichino a seguito di prolungati periodi di siccità, per questo motivo è fondamentale fornire soluzioni scalate anche sui piccoli bacini, che passano dalla secca alla piena in poche ore, se non addirittura decine di minuti, lasciando poco tempo alle Autorità per intervenire e gestire l’emergenza. Per questo motivo Michele Di Lorenzo, Federico Grazzini e Fausto Tomei, del Servizio Idro-Meteo-Clima di Arpae Emilia-Romagna, hanno realizzato un modello di previsione in tempo reale, da applicare ai sistemi di allertamento per flash flood, che permette la diramazione dell’allerta, con un anticipo sufficiente a mettere in sicurezza le persone, per i piccolissimi bacini (<20km2). Questo modello è stato implementato sperimentalmente insieme a CAE sul torrente Ravone, a Bologna. Si tratta di una soluzione innovativa perché si basa su un software che gira direttamente sul datalogger della stazione meteo e, in base ai dati rilevati, in termini di pioggia e di livello, in diversi punti, e a un indice modellistico di capacità del bacino di trattenere acqua, aggiornato ogni giorno da Arpae e acquisito ogni mattina dal datalogger via ftp, fa una previsione di quanto salirà il livello nei minuti successivi all’elaborazione. Questo sistema garantisce la massima reattività nella diffusione dell’allerta. Il raggiungimento operativo di questo risultato è possibile grazie all’utilizzo di un datalogger CAEtech Compact, dotato del sistema operativo Linux, progettato per essere potente, a basso consumo, aperto e programmabile anche dal cliente, in modo da soddisfare anche le esigenze più specifiche. Il modello utilizzato oggi si basa su una relazione trovata con metodi tradizionali di regressione statistica, ma il sistema è già pronto per sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale.
Guido Bernardi
Presidente CAE S.p.A.