Il 12 marzo 2025 a Brescia, presso la Corte Piovanelli, si è tenuta la prima tappa dei SAIE LAB – i Laboratori itineranti del “saper fare”.
Durante questo importante convegno, esperti ed associazioni del settore, moderati da Andrea Dari e Clara Peretti, si sono confrontati sulle nuove tecnologie per pavimenti radianti a basso spessore e bassa inerzia, discutendo di efficienza energetica, comfort abitativo e aggiornamenti normativi.
I lavori della mattinata sono stati aperti con la “Presentazione Dati Osservatorio SAIE relativi al territorio” a cura di Tommaso Sironi, Project Manager SAIE, descrivendo il settore delle costruzioni in Lombardia. Focus dell’intervento sono state le principali sfide affrontate dalle imprese lombarde nel 2024, quali la burocrazia e tempi giudiziari, la forte concorrenza e guerre di prezzo, la mancanza di personale qualificato e l’incertezza normativa. Sironi ha presentato i dati sul tema della direttiva EPBD, richiamata anche nelle altre presentazioni dei relatori della mattinata e nella tavola rotonda. Il 50% delle imprese lombarde ritiene che la direttiva europea “Case Green” avrà un impatto positivo sulle attività aziendali; i benefici più significativi sono identificati come: stimolo del mercato edilizio, valorizzazione del patrimonio immobiliare e riduzione dei consumi energetici ed emissioni di CO2.
La seconda presentazione dal titolo “I pavimenti radianti a basso spessore, il punto” è stata realizzata dall’Ing. Clara Peretti che insieme ad Andrea Dari ha curato anche la moderazione dell’evento e della tavola rotonda.
A seguito di una breve introduzione sull’attuale contesto in evoluzione l’intervento si è focalizzato sulla tecnologia e definizione dei sistemi radianti a basso spessore, che possono essere classificati secondo diverse normative, ma non tutte le tecnologie disponibili sul mercato trovano riscontro nelle norme tecniche. Per queste si dovrà fare riferimento alle indicazioni del produttore riportate nelle schede tecniche e di installazione.
L’inerzia termica, tema complesso e spesso dibattuto, è stato approfondito mediante definizioni e esempi applicativi. I sistemi a bassa inerzia rispondono più rapidamente alle variazioni di temperatura, come dimostrato nei grafici di risposta termica presentati.
Rappresentazione del tempo che impiega un sistema radiante a basso spessore a portare l’ambiente a 20°C con due diversi materiali della pavimentazione
Dopo una presentazione delle principali tipologie di sistemi radianti a basso spessore il focus si è spostato su due aspetti fondamentali per garantire le prestazioni dei sistemi: isolamento (termico e acustico) e progettazione. La normativa UNI EN ISO 11855:2021 prevede due approcci per l’isolamento, per edifici nuovi e per quelli da riqualificare. Il criterio percentuale consente maggiore libertà nella scelta della stratigrafia ed è stato descritto mediante la rappresentazione di tre stratigrafie simulate agli elementi finiti.
Applicazione del criterio percentuale a tre stratigrafie di sistemi a basso spessore
La presentazione dell’ing. Peretti si è conclusa presentando aspetti pratici e verifiche per gli impianti radianti a basso spessore. Anche nei sistemi a bassa inerzia devono essere previsti giunti di contrazione, dilatazione e costruzione. Due sono le verifiche sull’impianto: prova a pressione dopo la posa delle tubazioni e riscaldamento iniziale del sistema dopo la posa del massetto.
La presentazione dal titolo “I massetti per i sistemi radianti: considerazioni tecniche e progettuali” è stata curata da Gianluca Ghirardini, Consigliere CONPAVIPER e Coordinatore tecnico Q-RAD.
Ghirardini ha descritto i principali componenti da valutare nella progettazione, ovvero il sistema radiante stesso, il tipo di rivestimento (inclusi metodi e cicli di posa), l’eventuale isolamento acustico e acustico, facendo un riferimento alle attuali normative tecniche. Fino ad oggi infatti, la progettazione si basava principalmente su norme relative ai rivestimenti finali. La nuova normativa UNI 11944:2024 amplia questo approccio includendo considerazioni sul sottofondo, elemento spesso trascurato ma fondamentale.
Un focus è stato fatto sulle le principali criticità dei sistemi a basso spessore, che riguardano l’adesione del rivestimento, la resistenza al carico dinamico, la resistenza al carico statico e l’efficacia e comfort termico.
Ghirardini ha concluso evidenziando che i sistemi a basso spessore e bassa inerzia richiedono una progettazione integrata che consideri sin dall’inizio l’intero sistema. Non è possibile selezionare una componente indipendentemente dalle altre, e ogni fase di realizzazione deve rispettare criteri precisi. La diffusione di questi nuovi sistemi radianti deve essere accompagnata da una maggiore consapevolezza verso una progettazione efficace ed esaustiva.
La presentazione di Alessandro Nizzetto ha approfondito il tema dei controlli da effettuare sui massetti, illustrando normative, tempistiche e responsabilità correlate. Le verifiche sui massetti sono specificate nel Codice di Buona Pratica dei Massetti e nella recente norma UNI 11944. Nizzetto ha evidenziato che i controlli sui massetti rappresentano una fase cruciale per garantire la qualità e la durabilità dei pavimenti radianti, specialmente nei sistemi a basso spessore e bassa inerzia. La corretta esecuzione di questi controlli, in conformità con le normative vigenti, permette di prevenire problematiche future e assicurare prestazioni ottimali dell’intero sistema pavimento. L’adozione delle verifiche di semplice esecuzione dovrebbe essere una prassi costante, mentre le verifiche onerose aggiuntive dovrebbero essere pianificate in fase progettuale in base alle specifiche esigenze dell’intervento e alle caratteristiche del sistema radiante installato.
l’Ing. Matteo Borghi di ANIT ha presentato un approfondimento sull’isolamento acustico di questi sistemi, evidenziando l’importanza del comfort acustico negli ambienti abitativi e lavorativi. La presentazione ha avuto come focus quattro tematiche: Il progetto acustico, i controlli in cantiere, la richiesta del committente e le misure in opera. Ogni tema è stato dettagliato e approfondito con esempi e riferimenti legislativi e normativi. L’isolamento acustico nei sistemi radianti a basso spessore richiede un’attenta progettazione e realizzazione. È fondamentale considerare l’isolamento acustico fin dalle prime fasi progettuali, integrando le soluzioni anticalpestio con i sistemi radianti.
Marco De Gregorio ha presentato un intervento focalizzato sull’importanza delle normative tecniche e della certificazione professionale nel settore dei pavimenti, dettagliando il concetto di norma.
La Legge 4/2013 ha introdotto il concetto di autoregolamentazione volontaria e certificazione di conformità a norme tecniche UNI per le professioni non organizzate in ordini o collegi. Le norme tecniche per le professioni seguono una struttura standardizzata che si ripete per le diverse applicazioni. La certificazione delle competenze può avvenire su tre livelli: autovalutazione del professionista, valorizzazione del personale aziendale o attestazione associativa e certificazione di terza parte accreditata.
Nell’intervento di De Gregorio sono state elencate le norme vigenti che qualificano installatori e posatori, per pavimenti cementizi, resinosi, resilienti e laminati, ceramici ed altri. Queste norme costituiscono il riferimento sia per la progettazione e posa sia per la certificazione dei professionisti del settore.
Prima della presentazione di tre casi studio applicativi le quattro associazioni sono state coinvolte nella tavola rotonda, moderata dall’ing. Clara Peretti. Hanno partecipato Pietro Belloni – Presidente AIPPL, Luca Berardo – Presidente ASSOPOSA, Angelo Belli – Vicepresidente CONPAVIPER e Francesco Confortini – Vicepresidente del Consorzio Q-RAD.
I quattro relatori hanno fatto una breve presentazione dell’associazione/consorzio e delle attività in corso. Sono inoltre state descritte le evoluzioni dei materiali e i sistemi e i trend e le novità, ovvero i sistemi radianti basso spessore, il gres porcellanato di grande formato basso spessore, le livelline e autolivellanti e le finiture in legno applicate ai sistemi oggetto del convegno. Grande attenzione è stata data all’importanza della qualifica degli installatori, alle esperienze e input da condividere dei progetti già avviati e alle prospettive future per gli ambiti che ancora non prevedono formazione per i posatori. È stata richiamata la EPBD (direttiva Case Green) e l’analisi realizzata da Q-RAD, la norma in fase di scrittura sulle pavimentazioni in legno abbinate ai sistemi radianti, la revisione della norma UNI 11493-1 e l’importanza della condivisione delle competenze e conoscenze in ambito associativo.