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OSSERVATORIO SAIE – WAVE FEBBRAIO 2025

L’Osservatorio SAIE – realizzato in collaborazione con Nomisma – monitora l’andamento dell’industria italiana delle Costruzioni.

La wave di Febbraio propone l’analisi delle seguenti tematiche:

    • Scenario Macroeconomico Costruzioni – Marzo 2025 »

      Il settore delle costruzioni si conferma centrale per la tenuta economica del Paese, nonostante le incertezze del contesto macroeconomico globale. Secondo l’Osservatorio SAIE, le previsioni di crescita del PIL italiano per il 2025 si attestano allo 0,7%, in uno scenario ancora influenzato dall’inflazione e dal costo del denaro.Un’analisi chiara dello scenario macroeconomico di riferimento, con un affondo su fatturati e produzione industriale post-pandemia, restituendo un quadro utile a comprendere rischi, priorità e traiettorie di rilancio.

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    • Andamento delle Costruzioni e impatto del PNRR sulla filiera »

      Nonostante le criticità, il comparto si mostra solido e fiducioso: segnali di resilienza che meritano attenzione e supporto. Una previsione del 42% di aumento del fatturato entro fine 2024. La quota sale al 52% guardando al 2025.
      Il potenziale del PNRR è elevato, ma la distanza tra consapevolezza e accesso effettivo rimane ampia. Il 68% delle imprese conosce il Piano, ma solo il 45% lo percepisce come un’opportunità reale.
      La transizione energetica è vista come sfida reale, ma anche come leva di innovazione. Serve accompagnare le imprese nel percorso in quanto il 58% delle aziende ritiene che la direttiva UE sulle “case green” avrà un impatto forte sul settore.
      Un segnale importante per tutto il sistema è anche la proprità strategica che il 65% conferisce alla sostenibilità e il 48% che ha già investito in questo ambito negli ultimi due anni. Ciò vuol dire che il cambiamento è in atto, molte imprese stanno infatti già integrando criteri ESG nei loro processi.

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    • Case Green: il quadro attuale e la sostenibilità delle aziende del comparto »

      La direttiva europea “Case Green” mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Secondo l’Osservatorio, il 57% delle aziende prevede un impatto positivo sulle proprie attività, mentre il 38% non si aspetta cambiamenti significativi e solo il 5% teme effetti negativi.​
      Dato che evidenzia un generale ottimismo nel settore, con oltre la metà delle imprese che vede nella direttiva un’opportunità per stimolare il mercato edilizio e valorizzare il patrimonio immobiliare.
      Tra i benefici più significativi individuati dalle aziende:​

          • Stimolo del mercato edilizio (57%)​
          • Valorizzazione del patrimonio immobiliare e riqualificazione degli edifici (54%)​
          • Diminuzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 (42%)​

      Le imprese riconoscono nella direttiva un motore per l’innovazione e la sostenibilità, con ricadute positive sia economiche che ambientali.​ Anche se, alla luce dell’esperienza del Superbonus, le aziende prevedono possibili criticità nell’attuazione della direttiva “Case Green”, tra cui:​ Aumento della burocrazia per imprese e privati (43%)​, Non adeguatezza delle detrazioni fiscali (37%)​, Difficoltà nel reperire personale qualificato (28%)​
      Preoccupazioni che evidenziano la necessità di un quadro normativo chiaro e di misure di supporto adeguate per facilitare l’implementazione efficace della direttiva.​

      Riguardo alle tematiche ESG, le aziende dichiarano un impegno distribuito come segue:​ Ugualmente in tutte e tre le dimensioni (31%)​,  Tematiche ambientali (21%)​, Welfare e iniziative per i dipendenti (14%)​ e Buone pratiche di governance (10%)​. ​L’attenzione crescente verso le tematiche ESG indica una consapevolezza diffusa dell’importanza di integrare sostenibilità e responsabilità sociale nelle strategie aziendali.

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