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Intervista a ISAAC Main Sponsor della quinta tappa di SAIE LAB: Pescara, focus Ricostruzione in zona sismica

Fabio Menardo,  Ing. Strutturista e Responsabile del Dipartimento Strutture in ISAAC antisismica


L’intervista

Per aumentare le opportunità di connessione all’interno della sua community, SAIE ha lanciato i SAIE Lab, eventi sul territorio di avvicinamento alla fiera. ISAAC  partecipa al focus di Pescara dedicato alla Ricostruzione in zona sismica: quali soluzioni innovative offre la vostra azienda per questo particolare settore? 

Operando secondo principi ambientali, etici e professionali conformi ai più elevati criteri di governance, ISAAC si impegna ogni giorno, con tutto il suo team, a proteggere il mondo costruito, il suo valore e le sue qualità, dedicandosi costantemente allo sviluppo di soluzioni innovative e non invasive con lo scopo di proteggere le persone, le loro strutture e il loro valore.

ISAAC è specializzata nello sviluppo di tecnologie Active Mass Damper (AMD) che proteggono le strutture da terremoti e vibrazioni.  Gli Active Mass Damper, o sistemi a smorzatori inerziali attivi, sono tecnologie utilizzate per la protezione di strutture da oscillazioni che garantiscono stabilità e sicurezza di edifici e infrastrutture esposti a vibrazioni o terremoti. Ogni dispositivo AMD installato genera delle forze che contrastano il movimento delle strutture, riducendo la loro oscillazione e di conseguenza i danneggiamenti. L’entità delle forze erogate è calcolata in tempo reale da algoritmi di controllo in base agli input registrati dai sensori installati in punti significativi della struttura. La tecnologia è modulare, scalabile e totalmente non invasiva, in quanto viene applicata in sommità della struttura, permettendo di non creare discomfort per gli abitanti o interruzioni di attività all’interno dell’edificio. La soluzione proposta da ISAAC è sinonimo di resilienza per le strutture su cui viene applicata, in quanto permette di migliorarne la sicurezza e la stabilità.

Quanto è importante per la vostra azienda la connessione con il territorio?  

In uno dei Paesi a maggiore rischio sismico al mondo, le calamità naturali come i terremoti costituiscono un’enorme minaccia per il benessere della popolazione. Si stima che negli ultimi 50 anni in Italia gli eventi sismici abbiano causato migliaia di vittime e danni economici per 191 miliardi di euro. A tali importi vanno aggiunti anche gli ulteriori danni indiretti, dovuti all’interruzione delle attività economiche, e le rilevanti ripercussioni sul patrimonio storico, artistico e monumentale.

È perciò fondamentale creare una connessione con il territorio, al fine di dedicare attenzione e risorse alla prevenzione sismica e alla messa in sicurezza delle strutture, cercando di rendere accessibile la possibilità di proteggere edifici e infrastrutture.

Ci racconti qualche progetto/intervento/case history particolarmente interessante che avete realizzato sul territorio abruzzese… 

Di recente, abbiamo affiancato un professionista del territorio abruzzese in merito alla valutazione di miglioramento sismico di un complesso scolastico in provincia de L’Aquila, per studiare la fattibilità di un intervento innovativo che prevedesse l’inserimento della nostra tecnologia. In questo caso, la richiesta della committenza è stata quella di ricercare una soluzione che garantisse un’invasività minima per consentire l’utilizzo ordinario della struttura anche durante i lavori di retrofit.

L’edificio studiato presenta tre piani fuori terra e uno sviluppo in pianta di circa 800 mq. Il fabbricato, costruito nella prima metà degli anni ’70, è costituito da un’intelaiatura in calcestruzzo armato con orditura in entrambe le direzioni. La valutazione effettuata permette di conseguire l’obiettivo prefissato dalla committenza di ottenere un indice di rischio superiore a 0.80 con una soluzione mista. Vista la significativa pericolosità sismica del territorio, infatti, l’intervento di miglioramento prevede l’introduzione di 24 macchine sul piano di copertura dell’edificio ed il rinforzo locale di una percentuale minima di travi e setti (inferiore al 10%).

Per raggiungere lo stesso obiettivo di performance con le sole tecniche tradizionali si sarebbero dovuti rinforzare un numero di elementi talmente elevato da rendere l’intervento difficilmente attuabile sia in termini economici che di fattibilità operativa. In conclusione, quindi, il sistema innovativo di controllo attivo permette di introdurre uno smorzamento aggiuntivo supplementare che è in grado di proteggere il comportamento globale della struttura. Gli interventi locali puntuali sono necessari per accrescere la capacità di quei pochi elementi strutturali che presentano un comportamento fragile intrinseco. La complementarità della soluzione consente di ottenere un edificio scolastico sicuro in una zona ad alta sismicità.

 


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