“Accolgo con gioia la decisione di SAIE di organizzare un evento che anticipi il salone di Bari presso la mia città, Napoli, a cui Federcostruzioni darà il suo contributo” è quanto ha affermato l’ing. Paola Marone, presidente di Federcostruzioni, in occasione della Conferenza Stampa di SAIE.
Infatti, per incentivare il contatto diretto durante l’anno tra i professionisti e il mercato delle costruzioni, SAIE ha pensato a strategiche tappe di avvicinamento alla fiera, i SAIE LAB – Laboratori itineranti del “saper fare”, una serie di appuntamenti itineranti dall’alto contenuto formativo per confrontarsi sull’importanza del “saper fare” di specifiche aree geografiche. Ad ospitare la quarta tappa dei SAIE LAB – Laboratori itineranti del “saper fare” – sarà proprio la città di Napoli, con un focus dedicato al tema della Rigenerazione urbana e del Comfort abitativo.
La Conferenza stampa dal titolo Green deal EU 2050: le innovazioni nelle costruzioni in relazione al piano europeo per l’edilizia sostenibile ha presentato l’edizione 2023 di SAIE che si terrà dal 19 al 21 Ottobre a Bari presso la Nuova Fiera del Levante.
“Con SAIE la nostra Federazione ha un rapporto storico, che ci ha consentito di poter in questi anni incontrare e confrontarsi con rappresentanti della politica, della cultura tecnica, dell’industria, della ricerca e delle professioni affrontando molti dei temi caratterizzanti le costruzioni.
Ma ora abbiamo un’emergenza su cui lavorare, è quella di proseguire l’azione di riqualificazione urbana e immobiliare del nostro Paese che ci chiede anche l’Europa, avviata con i cosiddetti Bonus per l’edilizia e messa in pericolo dalle ultime decisioni del governo” ha voluto aggiungere la presidente Marone.
Presentando lo scenario del settore, la Presidente ha sottolineato come il dato eclatante sia quello emerso dal rapporto Nomisma, “ovvero che il Superbonus 110% ha generato un impatto economico pari a 195,2 miliardi, di cui 87,7 come effetto diretto, 39,6 come indiretto e 67,8 come indotto. Non si comprende quindi la motivazione che ha portato il Governo a sopprimere il meccanismo della cessione dei crediti e dello sconto in fattura, rendendo di fatto inutilizzabile l’incentivo nel settore dei condomini, quello più complesso.”
Quale il rischio? Un default delle costruzioni, come evidenzia Marone: “Se non si sbloccano i crediti incagliati si rischia il fallimento di 32mila imprese e la perdita di oltre 175.000 posti di lavoro. Senza una soluzione a questo problema e senza un ritorno al meccanismo della cessione il rischio è quello di una recessione già per il 2023. Sosteniamo la necessità di riqualificare il patrimonio immobiliare del Paese, non solo perché lo affermi l’Europa, sono i dati – e purtroppo anche le tragedie e i disastri – che ci evidenziano le criticità del nostro Paese da un punto di sicurezza idrogeologica, sismica e di efficienza e resilienza energetica.”
L’ing. Marone ha concluso con le proposte di Federcostruzioni:
“La nostra proposta è il varo di piano a lungo termine per raggiungere gli obiettivi europei in ambito efficienza energetica e decarbonizzazione che non sarà possibile raggiungere senza il contributo dell’ambiente costruito, regolato da un nuovo quadro normativo con la revisione del testo unico delle costruzioni, le legge per la riqualificazione urbana e le legge per l’architettura, che consideri un piano di investimenti in cui il principio dell’incentivazione, supportata da una piattaforma, con monitoraggio della cessione dei crediti, sia uno degli strumenti finanziari fondamentali di attuazione. Il SAIE di Bari sarà l’occasione per parlare di questi argomenti, con particolare attenzione per il Centro-Sud, anche alla luce degli investimenti del PNRR.”
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